Togliere materia dal pieno
Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro (Mauro Corona).
Essere allenati o mantenersi in forma è comunque uno status vivendi (Dio caro oggi come vado) e allora perché non sposare la stessa teoria per il nostro allenamento. Se è chiaro che il boulder è la tessera base del mosaico del nostro allenamento è anche chiaro che a seconda del momento che stiamo vivendo dovremo decidere se privilegiare questa o quella componente fisica o motoria. Partiamo dal presupposto base che non si può essere forti in tutti i campi. Molti atleti ci hanno provato anche in gara ma come si presentavano gli "specialisti" hanno preso sonore batoste.
Quindi cominciamo a togliere quello che non serve e a massimizzare ciò che serve. Se siete stati bravi avrete girato per tutto l'inverno come criceti nelle sale indoor. Fisicamente non dovrebbe mancarvi nulla o meglio, al momento, se c'è una carenza relativa è più motoria che fisica.
Lo so, lo so che alcuni rideranno dicendo "ma che stai a di?" ma sbagliano. La Tenenza non è tutto anzi è forse la parte più semplice da conquistare. La ricerca della méthode invece è ben più difficile da trovare e richiede una sensibilità ed un bagaglio motorio ampio. Quando la finirete di ravanare su quelle punte e inizierete a spalmare la suola della scarpe nella zona che va dall'alluce al metatarso capirete di che parlo. Certo il passaggio fisico non da scampo ma potrete sempre fare qualche richiamo di forza periodico per mantenere quello che avete. Se non avete fatto i compiti questo inverno ora non c'è molto da fare. Iniziare con la preparazione fisica a inizio stagione di arrampicata è quanto di più sbagliato si possa fare. Adesso è il momento di ottimizzare e soprattutto di divertirsi prima che i 40° C della calura estiva vi sfianchino definitivamente.
Numero uno quindi "movimento" e numero due "aderenza". I simpatici appoggi colorati con un bullone in testa si sono ora trasformati in simpaticissimi svasi o microtacche dalle forme infinite e variegate. Se la mano sente quello che tocca il piede ha reali problemi a capire quanto grande sia la sua potenzialità di scaricare peso a terra e di conseguenza toglierne dalle mani. Veder arrampicare agilmente sul 6b persone che non fanno neanche una trazione alla sbarra dimostra quanto spazio di miglioramento ci sia nel "move".
I francesi dicono "la dalle c'est la dalle" (la placca è la placca) intendendo che la scuola del movimento è nell'aderenza e nel repertorio gestuale che si padroneggia combinato al controllo emotivo.
Ecco ora se fossi in voi mi concentrerei proprio qui. Movimento, aderenza e controllo degli stati emotivi. L'ultimo dei tre punti è il più ostico. Ricordate che scalare su corda vi renderà sempre più resistenti e meno potenti per cui i famosi richiami di cui vi dicevo prima si ripeteranno 1 o 2 volte max a settimana per non far dimenticare al nostro corpo che "alle volte" tocca pure tenersi. Ma il dentro sarà il movimento e il vostro stato psicofisico. Finché non sentirete alleggerirsi le vostre mani dal peso del vostro corpo vorrà dire che i vostri piedi non vi stanno aiutando. Fermatevi e riprovateci magari là dove c'è spazio per ragionare e non dove siete così al limite da poter si e no capire cosa sta accadendo. Ricordatevi che se non tornate a casa "presi bene" la gogna della frustrazione è li che vi aspetta.. per cui per prima cosa divertitevi!
Essere allenati o mantenersi in forma è comunque uno status vivendi (Dio caro oggi come vado) e allora perché non sposare la stessa teoria per il nostro allenamento. Se è chiaro che il boulder è la tessera base del mosaico del nostro allenamento è anche chiaro che a seconda del momento che stiamo vivendo dovremo decidere se privilegiare questa o quella componente fisica o motoria. Partiamo dal presupposto base che non si può essere forti in tutti i campi. Molti atleti ci hanno provato anche in gara ma come si presentavano gli "specialisti" hanno preso sonore batoste.
Quindi cominciamo a togliere quello che non serve e a massimizzare ciò che serve. Se siete stati bravi avrete girato per tutto l'inverno come criceti nelle sale indoor. Fisicamente non dovrebbe mancarvi nulla o meglio, al momento, se c'è una carenza relativa è più motoria che fisica.
Lo so, lo so che alcuni rideranno dicendo "ma che stai a di?" ma sbagliano. La Tenenza non è tutto anzi è forse la parte più semplice da conquistare. La ricerca della méthode invece è ben più difficile da trovare e richiede una sensibilità ed un bagaglio motorio ampio. Quando la finirete di ravanare su quelle punte e inizierete a spalmare la suola della scarpe nella zona che va dall'alluce al metatarso capirete di che parlo. Certo il passaggio fisico non da scampo ma potrete sempre fare qualche richiamo di forza periodico per mantenere quello che avete. Se non avete fatto i compiti questo inverno ora non c'è molto da fare. Iniziare con la preparazione fisica a inizio stagione di arrampicata è quanto di più sbagliato si possa fare. Adesso è il momento di ottimizzare e soprattutto di divertirsi prima che i 40° C della calura estiva vi sfianchino definitivamente.
Numero uno quindi "movimento" e numero due "aderenza". I simpatici appoggi colorati con un bullone in testa si sono ora trasformati in simpaticissimi svasi o microtacche dalle forme infinite e variegate. Se la mano sente quello che tocca il piede ha reali problemi a capire quanto grande sia la sua potenzialità di scaricare peso a terra e di conseguenza toglierne dalle mani. Veder arrampicare agilmente sul 6b persone che non fanno neanche una trazione alla sbarra dimostra quanto spazio di miglioramento ci sia nel "move".
I francesi dicono "la dalle c'est la dalle" (la placca è la placca) intendendo che la scuola del movimento è nell'aderenza e nel repertorio gestuale che si padroneggia combinato al controllo emotivo.
Ecco ora se fossi in voi mi concentrerei proprio qui. Movimento, aderenza e controllo degli stati emotivi. L'ultimo dei tre punti è il più ostico. Ricordate che scalare su corda vi renderà sempre più resistenti e meno potenti per cui i famosi richiami di cui vi dicevo prima si ripeteranno 1 o 2 volte max a settimana per non far dimenticare al nostro corpo che "alle volte" tocca pure tenersi. Ma il dentro sarà il movimento e il vostro stato psicofisico. Finché non sentirete alleggerirsi le vostre mani dal peso del vostro corpo vorrà dire che i vostri piedi non vi stanno aiutando. Fermatevi e riprovateci magari là dove c'è spazio per ragionare e non dove siete così al limite da poter si e no capire cosa sta accadendo. Ricordatevi che se non tornate a casa "presi bene" la gogna della frustrazione è li che vi aspetta.. per cui per prima cosa divertitevi!
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