CLIMBING JUKE BOX 5
Il duello senza fine tra limiti fisici e capacità individuali.
Tutti ci battiamo settimana dopo settimana alla ricerca.... alla ricerca??? alla ricerca boooooo
Ecco questo è il primo problema. Ma cosa vogliamo dall'arrampicata? Un eccellente performance sportiva che possa segnare un progresso rimarchevole nel nostro curriculum personale d'arrampicatore? Una valvola di sfogo che possa resettare lo stress quotidiano e riportarci ad uno stato ideale di benessere interiore? Un momento ludico e spensierato dove non c'è nulla a cui pensare se non che al puro divertimento e basta...
Bene queste sono principalmente le 3 manopole da azionare. Possiamo azionarle indipendentemente ma certo non metterle tutte al massimo allo stesso momento. Diciamo che se il livello possibile delle manopole è da 1 a 10 possiamo combinarle ma non certo mettere a 10 la prima e l'ultima allo stesso momento. My God?!
Esempio
Manopola 1: La prestazione richiede comunque un livello di motivazione (anche cattiveria alle volte), sopportazione del dolore, privazione di tutte le sostanze che inibiscono la nostra concentrazione o performance sportiva (alcool e droghe varie), organizzazione e auto ascolto. Se alziamo il "volume" a 10 sarà dura fare contemporaneamente la stessa cosa con la Manopola 3 "have fun".
Per cui una volta chiaro l'obbiettivo anche a breve termine (tanto oramai le previsioni a lungo termine non le fa più neanche Papa 266) dobbiamo trovare il giusto mix delle tre componenti.
Se pretendiamo una ragionevole prestazione e non la raggiungiamo forse stiamo ancora bevendo/fumando troppo e dormendo troppo poco. Se non ci divertiamo una mazza e torniamo a casa più depressi di come siamo partiti allora forse siamo troppo concentrati sulla performance sportiva e lei mai si farà raggiungere.
Insomma nell'arrampicata non solo l'equilibrio fisico è estremamente importante ma anche quello psichico. Senza un pensiero equilibrato e in ordine creare un mix funzionale ai nostri target a breve termine resta veramente difficile venirne fuori.
Siamo per la maggior parte del tempo inceppati. "Be stuck on.." è uno stato molto diffuso.
Se escludiamo gli scalatori di routine (quelli che scalano perché hanno paura di smettere o niente altro da fare per riempire la giornata) gli altri sono in genere impilati in un camminamento che punta evidentemente in una direzione ma stanno fermi. La direzione può essere il grado o la felicità o tutte e due mixate assieme.
Ogni tanto qualcuno fa lo scatto e fa 2 o 3 passi verso la luce ma gli inceppati rimangono in maggioranza. Eppure il retroscena è fatto di grandi workout in palestra o in falesia. Grandi sforzi che non portano a nulla. Se si parla di prestazioni allora è semplice il livello dovrebbe aumentare da grado a grado se non aumenta c'è un problema. Se si parla di benessere si dovrebbe rientrare a casa più felici e gratificati dall'uscita se non accade c'è un problema. Se va ancora peggio alle volte perdita di performance o di morale possono portare persino alla regressione. Che bello immaginate un camminamento dove una persona guardi una meta e si muova a ritroso da essa.
Quindi se per caso avete la fortuna di identificare uno di questi "problemi" non fateveli sfuggire di mente. Non tutti riescono a vederli e soprattutto ora avete l'opportunità di lavorare proprio in questi punti deboli che arrestano o addirittura inibiscono ogni vostro sforzo. Le doti sviluppate non saranno mai il vostro cavallo di battaglia se rimarrete ancorati a degli "original errors".
Insomma bisogna anche essere dei bravi DJ e mixare le tre manopole correttamente e propriamente a seconda del momento. La terza manopola è quella più pericolosa perché anche se è vero che si torna a casa sempre divertiti "bene bene" gli effetti collaterali sono disastrosi. Ma non è detto che la prima lo sia meno. Quanta gente si è sfasciata pur di seguire errati workout fisici o magari allenandosi in stati di subdolo affaticamento. Forse la manopola più salutare è la seconda dove l'auto ascolto da a tutti la possibilità di trovare se stessi e decidere cosa fare. Tenere questa a 0 level credo sia sempre abbastanza rischioso. Fate un test di 2-3 settimane e traete le vostre conclusioni. Ma datevi 2-3 settimane il corpo ha sempre grandi difficoltà (limiti fisici) a seguire le decisioni della mente.
Tutti ci battiamo settimana dopo settimana alla ricerca.... alla ricerca??? alla ricerca boooooo
Ecco questo è il primo problema. Ma cosa vogliamo dall'arrampicata? Un eccellente performance sportiva che possa segnare un progresso rimarchevole nel nostro curriculum personale d'arrampicatore? Una valvola di sfogo che possa resettare lo stress quotidiano e riportarci ad uno stato ideale di benessere interiore? Un momento ludico e spensierato dove non c'è nulla a cui pensare se non che al puro divertimento e basta...
Bene queste sono principalmente le 3 manopole da azionare. Possiamo azionarle indipendentemente ma certo non metterle tutte al massimo allo stesso momento. Diciamo che se il livello possibile delle manopole è da 1 a 10 possiamo combinarle ma non certo mettere a 10 la prima e l'ultima allo stesso momento. My God?!
Esempio
Manopola 1: La prestazione richiede comunque un livello di motivazione (anche cattiveria alle volte), sopportazione del dolore, privazione di tutte le sostanze che inibiscono la nostra concentrazione o performance sportiva (alcool e droghe varie), organizzazione e auto ascolto. Se alziamo il "volume" a 10 sarà dura fare contemporaneamente la stessa cosa con la Manopola 3 "have fun".
Per cui una volta chiaro l'obbiettivo anche a breve termine (tanto oramai le previsioni a lungo termine non le fa più neanche Papa 266) dobbiamo trovare il giusto mix delle tre componenti.
Se pretendiamo una ragionevole prestazione e non la raggiungiamo forse stiamo ancora bevendo/fumando troppo e dormendo troppo poco. Se non ci divertiamo una mazza e torniamo a casa più depressi di come siamo partiti allora forse siamo troppo concentrati sulla performance sportiva e lei mai si farà raggiungere.
Insomma nell'arrampicata non solo l'equilibrio fisico è estremamente importante ma anche quello psichico. Senza un pensiero equilibrato e in ordine creare un mix funzionale ai nostri target a breve termine resta veramente difficile venirne fuori.
Siamo per la maggior parte del tempo inceppati. "Be stuck on.." è uno stato molto diffuso.
Se escludiamo gli scalatori di routine (quelli che scalano perché hanno paura di smettere o niente altro da fare per riempire la giornata) gli altri sono in genere impilati in un camminamento che punta evidentemente in una direzione ma stanno fermi. La direzione può essere il grado o la felicità o tutte e due mixate assieme.
Ogni tanto qualcuno fa lo scatto e fa 2 o 3 passi verso la luce ma gli inceppati rimangono in maggioranza. Eppure il retroscena è fatto di grandi workout in palestra o in falesia. Grandi sforzi che non portano a nulla. Se si parla di prestazioni allora è semplice il livello dovrebbe aumentare da grado a grado se non aumenta c'è un problema. Se si parla di benessere si dovrebbe rientrare a casa più felici e gratificati dall'uscita se non accade c'è un problema. Se va ancora peggio alle volte perdita di performance o di morale possono portare persino alla regressione. Che bello immaginate un camminamento dove una persona guardi una meta e si muova a ritroso da essa.
Quindi se per caso avete la fortuna di identificare uno di questi "problemi" non fateveli sfuggire di mente. Non tutti riescono a vederli e soprattutto ora avete l'opportunità di lavorare proprio in questi punti deboli che arrestano o addirittura inibiscono ogni vostro sforzo. Le doti sviluppate non saranno mai il vostro cavallo di battaglia se rimarrete ancorati a degli "original errors".
Insomma bisogna anche essere dei bravi DJ e mixare le tre manopole correttamente e propriamente a seconda del momento. La terza manopola è quella più pericolosa perché anche se è vero che si torna a casa sempre divertiti "bene bene" gli effetti collaterali sono disastrosi. Ma non è detto che la prima lo sia meno. Quanta gente si è sfasciata pur di seguire errati workout fisici o magari allenandosi in stati di subdolo affaticamento. Forse la manopola più salutare è la seconda dove l'auto ascolto da a tutti la possibilità di trovare se stessi e decidere cosa fare. Tenere questa a 0 level credo sia sempre abbastanza rischioso. Fate un test di 2-3 settimane e traete le vostre conclusioni. Ma datevi 2-3 settimane il corpo ha sempre grandi difficoltà (limiti fisici) a seguire le decisioni della mente.
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