Falesia o Feudo? Le diatribe dei chiodatori e la difficile convivenza nel mondo dell'arrampicata.


Il feudo era il possesso di un arimanno, ovvero di un uomo libero di una tribù o di un regno germanico che godeva della libertà poiché prendeva parte alla guerra e riceveva una quota di bottino. Lo stanziamento dei popoli barbarici nei territori già appartenuti all'Impero Romano e l'influsso del diritto latino, tuttavia, misero in crisi questa concezione di nazione come insieme di pari uniti dalle armi e gettò le basi della successiva civiltà medievale.


Nel Medioevo, con la crisi della figura dell'arimanno e la dominazione franca, i feudatari divennero i nobili a cui il sovrano affidava temporaneamente un territorio del proprio stato (un feudo, appunto, anche detto beneficium) dove questi lo rappresentavano e potevano legiferare, riscuotere tasse, amministrare la giustizia (autorità di banno). Alla morte del beneficiario, almeno in origine, tuttavia, il controllo del territorio sarebbe tornato al sovrano. Il feudatario, dunque, non era il proprietario della terra, ma semplicemente un usufruttuario che riceveva beni e protezione da un potente in cambio della sottomissione (omaggio feudale) e di un giuramento vassallatico di fedeltà. In base a questo giuramento, il feudatario era tenuto a pagare un tributo e a fornire in caso di guerra un contingente di cavalieri e di fanti mantenuto a proprie spese (ost feudale).

Ovviamente il parallelismo è provocatorio ma riflettendoci bene quanti feudatari conoscete che semplicemente reclamano la paternità di una parete o di uno sperone di roccia assieme ovviamente ai rapaci che ci bazzicano? C'è il parco, poi le associazioni di bird watching e infine i chiodatori. Che strana razza questi ultimi. Chiodano schiodano si ingelosiscono o intestardiscono per una immaginaria sequenza di appigli e appoggi. Oh signur!

Tutti presunti feudatari della stessa parete.

Quanti non riescono a trovare altre linee e preferiscono metter mano su progetti altrui? Quanti stanchi dell'inciviltà generalizzata dei frequentatori (il mondo dell'arrampicata non fa eccezione specie se la falesia è a un tiro di schioppo) sbroccano e schiodano tutto? Quanti per dispetto si  divertono a schiodare allegramente senza il permesso di chi ha chiodato? Ogni falesia ha i suoi feudatari e i suoi folletti.

Eppure non doveva essere l'Arrampicata Libera la prima pratica con lo spirito libero da tradizioni, vincoli, gerarchie, invidie e diatribe che hanno soffocato anni e anni di evoluzione? Non sembra proprio sia così. Spendere privatamente e lavorare di persona su dei progetti non da il diritto ne alla proprietà della parete ne al ringraziamento che è ben venuto ma non dovuto. Non c'è un detentore delle chiavi della falesia ne il Sindaco della Parete.

Comunicare la contrarietà su determinate iniziative non deve essere un problema proprio oggi dove di comunicazione moriamo soffocati.

Ma passiamo ora agli utenti perché anche loro ne fanno delle belle.

Il rispetto del luogo (che non significa a mio vedere non togliere un ceppo d'erba che intasa un appiglio ma riportarsi a casa tutte le proprie cose e non imbrattare di carta igienica e cartacce) è un valore assoluto. Il rispetto per chi lo ha valorizzato è benvenuto ma non dovuto questo si ma almeno il rispetto per il luogo è d'obbligo. Margalef (splendida falesia della catalogna) mi è sembrata a tratti una Merdaleft (non c'è metro quadro senza una cacata e relativa carta smerdata a vista a pochi metri dalla base dei settori). Nelle giornate di sole sembra di stare in una cloaca massima. Pensare che sui vari DvD in commercio sembra un paradiso. E lo sarebbe senza tutta quella merda a vista. Ma io dico almeno sotterratele queste merde. E' ovvio che nei dintorni degli spot più frequentati possa capitare che scappi un bisogno ma almeno abbiate l'accortezza di nasconderlo... niente.. manco li cani. Ma vogliamo parlare di cani? Delle fughe, delle monte, degli abbagli e delle pisciate e cagate in giro? Meglio di no, riserviamo un post a parte per questo. C'è chi fa polemica quando un privato sbrocca e ci manda tutti a .. cagare appunto!

Di tutto questo frullato di informazioni spero vi rimangano in mente questi 3 punti:
  1. In Falesia, essendo un luogo di tutti e di nessuno (chiodatori e frequentatori) non si può ne reclamare la paternità di un settore tanto meno la proprietà ma in caso mediare i rapporti con gli altri per una civile convivenza.
  2. Ogni cosa che lasciate rimarrà in quel posto a testimoniare il vostro passaggio. Un fazzoletto di carta impiega 3 mesi, un torsolo di mela dai 3 ai 6 mesi, un fiammifero 6 mesi, un giornale dai 3 ai 12 mesi, un mozzicone di sigaretta 1- 2 anni, il chewing-gum 5 anni, la lattina di alluminio dai 10 ai 100 anni, un accendino di plastica 100 anni, un sacchetto di plastica dai 100 ai 1000 anni, un pezzetto di polistirolo o imballaggio in polimero 1000 anni e una bottiglia di vetro ben 4000 anni….
  3. cagate quanto volete ma sotterratela bene dentro una buca o sotto dei massi di una certa taglia; diciamo paragonabile allo stronzo che avete fatto. Non lasciate residui in giro a vista o facilmente dissotterrabili da cani e animali selvatici. Ah ah ah ah.






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