CLIMBING JUKE BOX 1
Finalmente un post tutto Vostro. Falsi debuttanti, Esperti o Pivelli che siete questo post è tutto per Voi.. Si proprio Voi membri del girone degli arrampicatori sarete al centro di queste pagine.
Caronte girerà alla larga da voi perché sa già che con voi è tempo perso.. le vostre anime sono intraghettabili.
Le incursioni dei Visitors sono ben accette ma dubito che possano capire fino in fondo certe battute come pure possano apprezzare certi ragionamenti logorroici tipici del nostro ambiente verticale. Ma se avete un amico o parente climber allora la porta è spalancata e tanti vostri dubbi o antichi quesiti possono qui dissolversi e trovare risposta.
L'arrampicata è un virus a volte letale che colpisce a tutte le età ambosessi e non c'è verso di sviluppare anticorpi. La medicina non fa ricerca perché affligge comunque una bassissima percentuale della popolazione. Lunga quindi è la strada per la produzione seriale del primo vero vaccino. Difficile poi identificare quale sia il sesso maschio o femmina del malato tanto la pratica ponga ambedue le varianti difronte a severi limiti strutturali e fisiologici. Di fatto il perfetto climber maschio varia dalla femmina solo per il timbro della voce con cui impreca prima di mollare l'ultimo appiglio e capriolarsi nell'aria. I sintomi del contagio sono chiari.. si inizia a valutare accuratamente la forza di coloro che vi stringono le mani durante la messa mentre vi scambiate il segno della pace, nel vostro ufficio prima di un incontro professionale o semplicemente per strada durante incontri fortuiti. Al tatto la superficie callosa diventa un pro invece che un contro nelle relazioni pubbliche. La reazione celebrale dopo la stretta è lampadina verde "se tene" lampadina rossa "non se tene".
Il "se tene" si rifà alla capacità prensile del climber di tenersi o meno a lungo su un appiglio ridicolo in termini di dimensioni o spigolosità. La vita viene quindi subito suddivisa in due categorie di amici. Quelli che "se tene" solitamente pochi e seriosi da quelli che "non se tene" più numerosi e spesso più simpatici (la sensazione di simpatia è solamente aumentata dalla consapevolezza di essere compagni di sventura).
Le lampadine rosse costellano la vita del climber amatoriale nel suo lungo calvario. Un candelabro di compagni acciaiati con cui affrontare la vita (per acciaiati si intendono tutte quelle persone dall'avambraccio completamente vaso-costretto senza alcuna capacità prensile) nell'intento di migliorare le proprie doti di tenuta.
La TENENZA è l'illuminazione ed è divinizzata come divinità massima. Come recita il suo dedicato spazio FB ecco di seguito le informazioni della divinità.
Effetti collaterali:
Al contrario di quel che si possa pensare, la TENENZA, in seguito a forti imprecazioni, si fortifica donando al suo imprecante possessore maggiore capacità tenente.
Postilla:
Wolfgang Güllich, che con il suo lavoro ha contribuito a migliorarla e a diffonderla, è universalmente riconosciuto come il Messia della TENENZA.
Una volta contagiati divenite incurabili. Prima del mistero del mal d'Africa era già noto nel mondo della scienza sportiva il mistero del climber innamoraoo (di se stesso o al massimo del proprio compagno di cordata quale utile mezzo di progressione).
Il contagio avviene per via aerea tramite le puzze emesse dalla fetide scarpette di arrampicata che i climber con piedi ipercallosi usano indossare rigorosamente estate inverno sempre senza calzini. Il primo ceppo fu isolato in laboratorio già dai primi del novecento. Respirato il fatidico gas si entra nel regno delle "puzze piacevoli" dell'ambiente ed è la fine.
Gli arrampicatori di solito si uniscono in gruppi di discussione molto simili a quelli degli ex-alcolisti. Ognuno dice la propria e lo sconforto di non aver tenuto quell'ultima zappa (appiglio di grosse dimensioni) prima del volo viene condiviso fra tutti solidalmente. A differenza dei primi l'unica cosa che li spinge a mantenere un atteggiamento sobrio è la necessità di raggiungere un obiettivo per il resto le comunità sono intercambiabili.
Termina qui la pillola numero uno sugli arrampicatori. Se li conoscete non fidatevi se non ne conoscete tenetevene alla larga. La grammatica non è rivista e la forma manco tanto agli arrampicatori quello che interessa è la tenuta del pezzo.
Caronte girerà alla larga da voi perché sa già che con voi è tempo perso.. le vostre anime sono intraghettabili.
Le incursioni dei Visitors sono ben accette ma dubito che possano capire fino in fondo certe battute come pure possano apprezzare certi ragionamenti logorroici tipici del nostro ambiente verticale. Ma se avete un amico o parente climber allora la porta è spalancata e tanti vostri dubbi o antichi quesiti possono qui dissolversi e trovare risposta.
L'arrampicata è un virus a volte letale che colpisce a tutte le età ambosessi e non c'è verso di sviluppare anticorpi. La medicina non fa ricerca perché affligge comunque una bassissima percentuale della popolazione. Lunga quindi è la strada per la produzione seriale del primo vero vaccino. Difficile poi identificare quale sia il sesso maschio o femmina del malato tanto la pratica ponga ambedue le varianti difronte a severi limiti strutturali e fisiologici. Di fatto il perfetto climber maschio varia dalla femmina solo per il timbro della voce con cui impreca prima di mollare l'ultimo appiglio e capriolarsi nell'aria. I sintomi del contagio sono chiari.. si inizia a valutare accuratamente la forza di coloro che vi stringono le mani durante la messa mentre vi scambiate il segno della pace, nel vostro ufficio prima di un incontro professionale o semplicemente per strada durante incontri fortuiti. Al tatto la superficie callosa diventa un pro invece che un contro nelle relazioni pubbliche. La reazione celebrale dopo la stretta è lampadina verde "se tene" lampadina rossa "non se tene".
Il "se tene" si rifà alla capacità prensile del climber di tenersi o meno a lungo su un appiglio ridicolo in termini di dimensioni o spigolosità. La vita viene quindi subito suddivisa in due categorie di amici. Quelli che "se tene" solitamente pochi e seriosi da quelli che "non se tene" più numerosi e spesso più simpatici (la sensazione di simpatia è solamente aumentata dalla consapevolezza di essere compagni di sventura).
Le lampadine rosse costellano la vita del climber amatoriale nel suo lungo calvario. Un candelabro di compagni acciaiati con cui affrontare la vita (per acciaiati si intendono tutte quelle persone dall'avambraccio completamente vaso-costretto senza alcuna capacità prensile) nell'intento di migliorare le proprie doti di tenuta.
La TENENZA è l'illuminazione ed è divinizzata come divinità massima. Come recita il suo dedicato spazio FB ecco di seguito le informazioni della divinità.
TENENZA: aura Santa che, come il nimbo per la testa,
permea i polpastrelli degli arrampicatori infondendo forza e potere
mistico.
Descrizione:
Grazie alla TENENZA è possibile rimanere appesi su piccole tacche o prese svase altrimenti intenibili.Effetti collaterali:
Al contrario di quel che si possa pensare, la TENENZA, in seguito a forti imprecazioni, si fortifica donando al suo imprecante possessore maggiore capacità tenente.
Postilla:
Wolfgang Güllich, che con il suo lavoro ha contribuito a migliorarla e a diffonderla, è universalmente riconosciuto come il Messia della TENENZA.
Una volta contagiati divenite incurabili. Prima del mistero del mal d'Africa era già noto nel mondo della scienza sportiva il mistero del climber innamoraoo (di se stesso o al massimo del proprio compagno di cordata quale utile mezzo di progressione).
Il contagio avviene per via aerea tramite le puzze emesse dalla fetide scarpette di arrampicata che i climber con piedi ipercallosi usano indossare rigorosamente estate inverno sempre senza calzini. Il primo ceppo fu isolato in laboratorio già dai primi del novecento. Respirato il fatidico gas si entra nel regno delle "puzze piacevoli" dell'ambiente ed è la fine.
Gli arrampicatori di solito si uniscono in gruppi di discussione molto simili a quelli degli ex-alcolisti. Ognuno dice la propria e lo sconforto di non aver tenuto quell'ultima zappa (appiglio di grosse dimensioni) prima del volo viene condiviso fra tutti solidalmente. A differenza dei primi l'unica cosa che li spinge a mantenere un atteggiamento sobrio è la necessità di raggiungere un obiettivo per il resto le comunità sono intercambiabili.
Termina qui la pillola numero uno sugli arrampicatori. Se li conoscete non fidatevi se non ne conoscete tenetevene alla larga. La grammatica non è rivista e la forma manco tanto agli arrampicatori quello che interessa è la tenuta del pezzo.
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